L’antica ancora litica ritrovata nei fondali antistanti la costa tra Marzamemi e Portopalo dal regista Gian Paolo Cugno, che durante un’escursione subacquea ha saputo riconoscere immediatamente il reperto grazie al particolare buco presente sulla pietra, sarà custodita nel Palmento Rudinì.

L’ancora pesa 35 chilogrammi e presenta un’altezza di 45 centimetri. Ha inoltre una valenza storica importantissima. Il suo ritrovamento è stato segnalato alla Soprintendenza del mare in modo da recuperarla grazie all’aiuto del gruppo di sommozzatori del diving Cachalote di Marzamemi guidati da Matteo Azzaro e lo stesso Gian Paolo Cugno, sotto il coordinamento dell’archeologo Nicola Bruno, della Soprintendenza.

«Il nostro mare ancora una volta ci svela i suoi segreti che, di volta in volta, ci raccontano la storia del nostro territorio, della Sicilia e dell’intero Mediterraneo. Siamo felici di ospitarla tra i pezzi pregiati della collezione di reperti subacquei che ospitiamo al Di Rudinì, una struttura che diventa sempre più centro culturale e punto di riferimento per l’attività di recupero e valorizzazione dei ritrovamenti archeologici, grazie al supporto e agli studi dei ricercatori dell’università americana di Stanford» ha dichiarato il sindaco Roberto Bruno

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