La singolare iniziativa si è svolta il 18 Agosto in Islanda.

Un vero e proprio funerale per dare l’ultimo saluto ad un pezzo fondamentale dell’ecosistema.

Un ghiacciaio di 700 anni scompare, ucciso dal riscaldamento globale.

Il ghiacciaio Okjokull ricopriva il cono del vulcano islandese Ok, ed è stato ricordato da una targa commemorativa deposta ai piedi della montagna durante una lunga cerimonia. La targa recita : “ Lettera al futuro”, scritta dall’ islandese Andri Snaer Magnason che ricorda che l’Ok è il primo ghiacciaio a perdere il suo status di ghiacciaio. E avverte con tristezza e preoccupazione che nei prossimi 200 anni tutti i nostri principali ghiacciai faranno la stessa fine.

In tanti hanno partecipato all’evento: molti attivisti ambientalisti e tra questi anche il primo ministro islandese Katrin Jakobsdottir, il ministro per l’ambiente e l’ex Presidente dell’Irlanda, Mary Robinson.

La cerimonia è già diventata simbolo di protesta e denuncia: un evento per sensibilizzare e creare le giuste condizioni per un vero e auspicato cambiamento.

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