In molte città d’Italia allarmismo e ricoveri per cani e gatti pieni in seguito all’unico caso di contagio ad Hong Kong.

 

Nei giorni scorsi, con la notizia proveniente da Hong Kong della lieve positività in un cane di proprietà di una donna contagiata dal coronavirus Covid-19, in Italia si è riscontrato un notevole allarmismo legato alla possibilità che gli amici a quattro zampe possano essere un vettore virale per l’uomo e viceversa. In molte province d’Italia si è improvvisamente registrata una diminuzione dei posti nei canili e gattili. A tal proposito si è pronunciato il medico veterinario Dottor Cesare Pierbattisti di Torino affermando che il Covid-19 sembra abbastanza chiaro, dal punto di vista scientifico, che sia derivato dal pipistrello, poiché in alcune parti della Cina è tradizione trovare questo esemplare di volpe volante ai mercatini alimentari vivo e, a seguito della macellazione casalinga, nutrirsene. “Sappiamo”, aggiunge il dottor Pierbattisti “che il pipistrello ospita un elevatonumero di coronavirus, ma sappiamo anche che il salto di specieavviene per motivi alimentari legati a macellazioni non ortodosse” come detto in precedenza.

Per quanto riguarda dunque la trasmissione uomo-animale ed animale-uomo, è possibile che il virus possa passare ma, ad oggi non esistono prove ed appare altamente improbabile che il virus presente nel cane o nel gatto possa tornare all’uomo, altrimenti sarebbe già emerso. Due fatti lasciano ben sperare: il primo è che il cane trovato lievemente positivo ad Hong Kong risulta in perfette condizioni di salute, il secondo che non si riscontrano presso gli ambulatori veterinari casi di positività degli animali domestici con sintomatologie respiratorie sospette.

Il consiglio da parte dell’ esperto a tutta la popolazione che si è dimostrata preoccupata, è semplicemente di adottare le normali misure igieniche  e di approcciare ai nostri animali domestici con buon senso.

Trovare il giusto bilanciamento tra la fobia dei germi che può, immotivatamente, portare a psicosi da abbandono dei nostri amici a quattro zampe e la supeficialità che fa dimenticare le più semplici e sacrosante norme igieniche appare la soluzione migliore.

Meno baci e più sapone e salviette per le zampe loro e nostre, e tutto andrà bene!

 

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